La pubblicità nella Provincia di Pesaro Urbino nel 1800

Uno sguardo al passato.

Nel 1881 il prefetto Giacinto Scelsi pubblicò un Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pesaro e Urbino dal quale emerge la situazione economica e sociale della Provincia a distanza di due decenni dall'Unità d'Italia.

In quel periodo il territorio contava 323 “opifici”: 66 erano le industrie di materie animali, 159 di materie vegetali e 98 di materie minerali. Per l'acquisto di materie prime si impiegava in media ogni anno la somma di lire 8.143.000 circa. Il commercio marittimo procedeva a sbalzi; negli anni di maggiore movimento, tra il 1970 ed il 1979, raggiungeva la cifra di quasi 1 milione e mezzo di lire.

Il sistema stradale era il mezzo di comunicazione più importante per gli scambi commerciali. I sentieri erano scomodi e stretti e rendevano difficile l'arrivo a mercati, piazze e fiere, in cui figuravano bestiami, cereali, ceramica, tessuti e altri commestibili. I mercati si tenevano in Comuni come Colbordolo, Sassofeltrio e Scavolino (una frazione di Pennabilli); le fiere, della durata di più giorni, erano previste in Comuni come Fano, Pesaro, Pennabilli e San Leo.

La piazza era il luogo in cui si rendeva pubblicamente visibile l'insieme dei bisogni, delle funzioni e dei poteri sociali, compresa l'esposizione, la vendita e l'acquisto dei prodotti.

Alla fine di questo secolo, le imprese di Fano e dei Comuni limitrofi sono tra quelle della Provincia che iniziano ad evidenziare prodotti o servizi offerti con le prime forme pubblicitarie.
La strategia di queste aziende si conteneva in piccole inserzioni sui giornali e periodici locali.

All'inizio erano annunci solo informativi, raramente accompagnati da promozioni. Interessante risulta l'inserzione pubblicitaria che che rappresenta un raro esempio di promozione e fidelizzazione del cliente con la dicitura:
” N. B. - Chi riporterà le ricevute del mio registratore di cassa nazionale per l'ammontare di L. 25 godrà lo sconto del 2% senza alterazione di prezzo. Più garantisce la spesa fatta realmente mediante la ricevuta che si rilascia la quale porta segnato in cifre la giustificazione dell'importo preciso.”

pubblicità Pesaro e Urbino
Nei primi decenni del 1900 le strategie di comunicazione consigliano i primi slogan, che negli anni diventano sempre più leggibili, con nuovi caratteri e nuove dimensioni, e si abbelliscono con le immagini.
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La pubblicità affonda le sue radici nella ”parola” e arriva ai nostri giorni come insieme degli strumenti necessari a garantire la comunicazione commerciale.

L'elevato aumento di prodotti e servizi, la globalizzazione e l'esplosione dei media hanno inciso fortemente sul modo in cui oggi le persone recepiscono o ignorano le informazioni che piovono su di loro.

Quindi per le aziende differenziare i propri prodotti e servizi è diventato un compito molto più arduo che in passato.
Sarebbe curioso scoprire come è cambiato l'atteggiamento degli imprenditori delle piccole e medie imprese e come si confrontano oggi con i mezzi di comunicazione (anche quelli tecnologicamente più avanzati) per promuovere la propria attività aziendale.

Comunque fin dalla prima metà del XX secolo la Provincia di Pesaro e Urbino era ricca di attività produttive, iniziative economiche e commerciali.